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Japelli, Giuseppe.

Architetto italiano. Formatosi all'Accademia Clementina di Bologna, iniziò la sua attività nel 1803 a Venezia sotto la guida di G.A. Selva, con cui lavorò alla sistemazione dei Murazzi lagunari. Rappresentante del gusto neoclassico e accademico, J. si aprì progressivamente alle influenze romantiche e neogotiche che, benché presenti nell'ambiente veneto dal terzo decennio del XIX sec., a lui giunsero dai contatti con gli omologhi inglesi (Kent, Price e altri). Il suo nome è legato al Caffè Pedrocchi di Padova (1816-31), dalla lunga facciata neoclassica; all'antico Macello (1821), con il cortile semicircolare in stile dorico; alla Villa Dalla Libera-Zambella di Padova (1821), in cui l'accento è posto sull'armonizzazione fra la massa architettonica e l'ambiente esterno strutturato in giardini all'inglese. Di gusto nettamente neogotico la più tarda villa Torlonia di Roma (1836-37) (Venezia 1783-1852).